Spesso si parla di proiezioni spontanee prodotte dall’inconscio in stato di veglia, in stato onirico o, come in questo caso, prodotte dalla mente di persona fisica e meglio definite come proiezioni di stato mentale inconsciamente forzate.
Va anticipato che Umberto Di Grazia, pochi giorni prima della conferenza dedicata al XX anniversario della fondazione I.R.C. Istituto di Ricerca della Coscienza, ha subito la perdita del suo amato gatto Momo.
Scomparsa per Umberto dolorosa, essendo stato Momo un suo compagno, amico di viaggio e ispiratore per circa 17 anni.
Il giorno dell’evento il pensiero a Momo era ovviamente fisso nella memoria di Umberto, a tal punto da aver prodotto la proiezione della testa del gatto modificando i tratti somatici del volto di Umberto e trasformandolo in tratti morfologici della testa del gatto.

Di seguito la relazione dell’analisi realizzata: